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Oggi l'imperialismo statunitense non è mai stato così forte, oggi il Sud Africa non è mai stato così forte; oggi in Europa i genuini movimenti di contestazione non esistono quasi più.
In Italia non esiste più una reale opposizione al sistema.
Tutto sembra stato vano; al contrario, in Russia e in Cina, fatti nuovi anti imperiali appaiono prodigiosamente, ma non sappiamo dove possono andare.
Restano le lotte titaniche di alcuni popoli dell'America Latina.
Costà si gioca il divenire di pace o guerra nel mondo.
Per quanto riguarda la "vecchia" Europa ora unita, ma è veramente unita?
O è solo un illusione dei soliti potenti per fare i propri interessi monetari?
Dobbiamo lasciare stare i sogni, abbandonare le vecchie credenze, le nuove illusioni.
Lasciamo questa Europa che non la finisce più di parlare dell'uomo pur massacrandolo dovunque lo incontra, a tutti gli angoli delle stesse strade, a tutti gli angoli del mondo.
Sono secoli che l'Europa ha arrestato la progressione degli altri uomini e li ha asserviti ai suoi disegni e alla sua gloria; secoli che in nome d'una pretesa "avventura spirituale" soffoca la quasi totalità dell'umanità.
Guardatela oggi altalenare tra la disintegrazione atomica e la disintegrazione spirituale legata ad una farsa unità.
L'Europa, ha assunto la direzione del mondo con ardore, cinismo e violenza.
E guardate quanto l'ombra dei suoi monumenti si stende e si moltiplica.
Ogni movimento dell'Europa ha fatto scoppiare i limiti dello spazio e quelli del pensiero.
Però l'Europa si è rifiutata ad ogni umiltà, ad ogni modestia, e anche ad ogni sollecitudine, ad ogni tenerezza.
Non si è mostrata parsimoniosa se non con l'uomo; gretta, carnivora, omicida se non con l'uomo.
Allora fratelli, come non capire che abbiamo altro da fare che seguire quell'Europa.
Quell'Europa che non smette mai di parlare dell'uomo, di proclamare che non è preoccupata se non dell'uomo, noi sappiamo però, con quali sofferenze l'Umanità attraverso i migranti sta pagando ciascuna delle vittorie del suo spirito unitario.
Allora, compagni, il gioco Europeo non è ancora terminato, bisogna trovare altro.
Possiamo fare molto, oggi, a condizione di non imitare l'Europa attuale, a condizione di non essere ossessionati del desiderio di raggiungere e compiacere l'Europa.
Il colonialismo è partito dall'Europa, come un boomerang è ritornato in Europa col Nazionalsocialismo.
Non si tratta di una colpa della gente di lingua tedesca; quando un cancro colpisce un organo, non è quell'organo specifico che lo ha creato, è tutto l'organismo che ha contribuito a crearlo: Impero, antisemitismo, Stato Capitalistico, Colonialismo, Comunismo di Stato, Mafia, Massoneria, Famiglia Patriarcale, lavoro servile...
D'altronde il vero rappresentante di un popolo sono le sue parti migliori (per "10" giusti si può salvare una città ingiusta... il "popolo ingiusto" può continuare la sua vita... Abraham Profeta) sono i suoi cittadini migliori: essi sono la maggioranza: incarnano la maggioranza passata e futura.
Di un popolo la vera maggioranza non è quella statistica del presente: è quella qualitativa del presente.
Si pensi al modo con cui fu fatta l'Italia e si rifletti sul modo in cui si sta facendo l'Europa.
In Europa si è unificata la moneta in euro per tutti i popoli - e in Italia la lingua.
Ma è stata veramente una bella cosa o sono state tralasciate molte verità e libertà? L'Italia così come sei veramente nata, così come ti ha voluto lo Stato della classe dominante, qual è la tua nascosta storia?
Qual è la tua origine inconfessata?
La Presa di Coscienza che siamo educati ad accettare il dolore - L'amore per la paura.
Il rapporto "ricco - povero"; "servo - padrone" divide tutti, divide soprattutto le coscienze di coloro che hanno interesse alla distruzione di quel rapporto.
La saggezza profetica Biblica esprime bene questa situazione: "In uno Stato di oppressione anche un saggio diviene stolto" (Ecclesiaste 6-7) è soprattutto la paura che piega anche le coscienze più forti...
Ci è stato chiesto: "Vorrei sapere, quanti siete a scrivere sul Profetismo Moderno? Inoltre vorrei chiedervi: è possibile chiarire il concetto sull'amore, visto che ne parlate quasi in ogni articolo?" R. Inizio con dirti che siamo: Uno, nessuno, centomila! Come direbbe il grande Pirandello. Ma parliamo dell'amore adesso, è più…
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