Non posso essere d’accordo, anche se alcuni hanno fatto molto bene, quello che fecero fu di rifiutare il potere coercitivo, ma non quello del plagio e della persuasione.
Io non voglio persuadere nessuno, solo esporre i fatti. Perché se vi chiedessi di seguirmi, seppur con etica e regole eccelse, peccherei di libertarismo - se chi predica leggi, verdetti, credendo di aver rinunciato al potere, in effetti lo ha esercitato, eccome!
Ogni desiderio che non sia appagato fa nascere un secondo desiderio, quello di procurarsi i mezzi per pagare il primo, quindi è una forma di amore per il potere, sia per i desideri migliori che per quelli peggiori.
Dove sta quindi il libero arbitrio?
Facciamo un esempio: nella politica, c'è chi vuole vedere attuate certe cose che ritiene migliorie, ma è solo un proprio pensiero, dicasi anche per chi ricerca il proprio successo personale.
Non basta che esista uno scopo diverso dal potere, è necessario se raggiunto, sia di aiuto agli altri per appagare il loro desiderio.
Bisogna tenere presente e pensare in forma globale, la "forza" attualmente viene soprattutto usata tra Stati diversi, fra i quali non esiste un solido governo comune e neppure una legge riconosciuta globalmente o autorità giudiziaria, o ancora, che la concentrazione della forza nelle mani del governo lo mette in grado di tiranneggiare il resto della comunità.
Dare a tutti un'opportunità - ma anche questo ha un aspetto positivo e uno negativo, cioè, è ugualmente importante che non ci siano opportunità per briganti o dittatori, e che invece ce ne siano per le professioni costruttive.
Nulla eleva il livello morale ed etico di una comunità quanto un aumento di ricchezza, nulla lo abbassa quanto la sua diminuzione.
La guerra moderna (fredda) richiede molta abilità, il che la rende attrattiva a certi specialisti che tirano le fila nelle banche mondiali.
In pace e in guerra c'è bisogno di capacità scientifiche.
Quando si vergano nuove leggi, verificare il punto che può nuocere il popolo, più ancora di ciò che lo avvantaggerebbe.
Da parte mia, ritengo che il male e il bene si incarnano negli individui come nelle leggi sia nuove che antiche.
La morale del potere non può distinguere alcuni tipi di potere come legittimi ed altri come legittimi.
Se poteste scegliere per forgiare esempi etici e di regole questi sarebbero: Buddha e Gesù Cristo, Pitagora e Galileo, nessuno di questi è stato appoggiato dallo Stato.
Nessuno di essi desidero il tipo di potere che imprigiona il popolo.
In ultimo: non è con la violenza che si governano gli uomini, ma con la saggezza dei desideri comuni.