Valutiamo come nell'intrigato animo umano, il seme del dominio, il desiderio di possedere, soprattutto di comandare, ma anche di essere posseduto o comandato da un grande signore (diritto di signoria) è sempre stato seminato profondamente nel genere umano, altrimenti il sistema di dominio, che opera sulla terra da tempo, si sarebbe estirpato.
Il Potere, ma soprattutto la Religione (oggi più che mai ne vediamo i risultati) sono state maestre nell'insegnare e istigare nelle persone, negli esseri umani, l'amore per la paura: il piacere di fare paura e di ricevere paura.
Sono stati maestri nel sintetizzare i momenti del dominio: quello del consenso e quello delle coercizioni; giocando ora sull'una ora sull'altro momento a secondo delle circostanze "bastone-carota"; "schiaffo e carezza".
Inoltre l'educazione ad accettare il dolore (anche in lavori usuranti) creano dolore psicologico (la paura di essere licenziati) ed a rifiutare il piacere, trova la sua realizzazione in comportamenti benefici, in condizionamenti per un magro insufficiente salario o pensione.
Fanno in modo che lo stimolo al piacere sfoci nel dolore (vedi chi si uccide sterminando gente inerme), che il piacere sia associato al dolore e viceversa; per addivenire alla paura del piacere ed al piacere del dolore;
per cui tutto è stravolto e l'ideale del sacrificio e della pena passa a onore e lode delle classi sfruttatrici, nemiche della gioia e dell'amore per la vita.
Nella lingua italiana ben viene illustrato questo modo di affrontare la vita; esaminiamole: pena = pene; fallo = fallire; errare = errante; soggetto = soggezione; mente = mentire; passione = passioni; padre = padrone.
Si può visualizzare questo meccanismo perverso che uccide il "fanciullo" dovunque lo trova: "prendi questa bellissima torta; guarda come è invitante!" ma mentre tu bambino cerchi di afferrarla, una scarica elettrica (la paura) paralizza la mano (la volontà).
Un ordine, un obbligo terribile ti raggela la mano; ti si ripeterà l'invito, sotto forme diverse, una infinità di volte, finché sarai abituato ad associare il piacere al dolore.
In questo tipo di educazione, specie rivolta ai proletari e ai figli dei poveri, le religioni sono state maestre durante i secoli e non; ben si addice alla religione, così come si è storicizzata, la famosa frase di Karl Marx: "La religione è l'oppio del popolo, è il sospiro dell'anima oppressa, è il cuore di un mondo senza cuore".
Per concludere, si sappia o popolo, che lo stesso evento lo si ritrova nella Europa Unita.
L'Europa attuale non è portatrice di libertà; tutt'altro, milioni e milioni di lavoratori, uomini, donne e bambini sono sacrificati per lo sviluppo.
Il mio pensiero va lontano nel tempo; ai sacrifici di sangue degli Aztechi, che impallidirebbero di fronte ai sacrifici imposti dal "dio capitale"; e il "dio capitale" è l'erede del "dio Stato feudale".
Vi sono cose difficili da capire, se non si annulla il proprio ego, vi sono momenti difficili da vivere se non si cerca di essere uniti agli altri uomini.
La fede (non solo quella religiosa) è qualcosa che sta al di là di tutto. Non esiste la fede (fiducia in se stessi) solamente, ma esiste avere fede sempre!